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Il bonèt della “Tenuta della Guardia”

Il bonèt della “Tenuta della Guardia”

A cosa vi fa pensare il Piemonte? A tante cose diverse, probabilmente: le montagne innevate, le olimpiadi invernali, il grande fiume che scorre, le risaie, le Langhe… e non è tutto, l’elenco potrebbe essere molto più lungo. Venendo a noi, cioè alle specialità enogastronomiche, chi potrebbe dimenticare i grandi rossi come Barolo e Barbaresco, le dolci colline del Monferrato e il Dolcetto, il Gavi fra i bianchi, e poi ancora gli agnolotti, la bagna cauda e i gianduiotti?  Gavi, in Alto Monferrato, quasi al confine con la Liguria, non può trovarsi ovviamente la sintesi di tutta la regione, ma qualcosa di magico e tipicamente piemontese c’è. Basta recarsi presso la “Tenuta della Guardia”, vicinissima allo splendido borgo, per avere un assaggio di ospitalità alla piemontese. Questo albergo-ristorante, attrezzato anche per matrimoni ed eventi aziendali, si affaccia sulle colline attraversate dal Cortese, il vitigno che dà vita ad uno dei bianchi più famosi d’Italia: il Gavi, appunto. Circondata dal verde, a pochi chilometri dal Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, la Tenuta è la base ideale per chi voglia visitare i castelli medievali nella zona di Ovada (Rocca Grimalda,Orsara Bormida,Tagliolo,Trisobbio); ma anche il Forte di Gavi e l’area archeologica di Libarna meritano qualche attenzione. E chi non sa sfuggire alle sirene dello shopping può prendere l’auto e in venti minuti ritrovarsi in uno dei più grandi santuari italiani dell’acquisto, il Serravalle Designer Outlet. Per conto mio, ritengo che un posto rilassante come la “Tenuta della Guardia” sia fatto proprio per godersi la raffinata tradizione dolciaria piemontese: mi sono quindi fatta regalare una ricetta-caposaldo, come il bonèt all’amaretto, dallo chef della Tenuta, Mauro Camelin. Un dessert piemontese fino al midollo, semplice da preparare e bellissimo da presentare. Quanto al sapore, sono sicura del fatto mio, ma aspetto i vostri commenti!

Ingredienti: 1 litro di latte, 70 gr di cacao, 100 gr di amaretti, 180 gr di zucchero (di cui 100 gr per il caramello), 25 cl di rum ambrato (3 anni di invecchiamento), 4 uova intere.
Procedimento: Mettete il latte a scaldare sul fuoco con 80 gr di zucchero e 25 cl di rum. Intanto in un altro pentolino fate sciogliere lo zucchero con due cucchiai di acqua, fatelo cuocere sino a quando non avrà ottenuto un colore leggermente ambrato. Sbriciolate gli amaretti e mischiateli al cacao. Montate le uova in un recipiente molto capiente, e quando saranno ben montate aggiungete gli amaretti e il cacao lavorati in precedenza. Quando il latte inizierà a sobbollire aggiungetelo gradualmente al composto delle uova. Foderate con il caramello caldo 6/8 stampini da crème caramel e successivamente versate sopra il composto di latte e uova. Cuocete in forno preriscaldato a 150° C a bagnomaria per circa un’ora. Il bonèt sarà pronto quando i bordi inizieranno leggermente a staccarsi dal contenitore di cottura. Fate raffreddare a temperatura ambiente per circa due ore e successivamente servitelo freddo.

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